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QUICKIE: BLACK BOOK

"dalla colonna sonora"

"videorecensione"

Black Book è un gioco sviluppato dalla casa Morteshka e pubblicato dalla HypetrainDigital ed è un videogioco che ho scoperto grazie al mio video "smash or pass" di agosto, mentre cercavo i vari titoli in uscita questo mese.
Mi sono inizialmente interessato a Black Book grazie al suo trailer che mostrava un sistema di combattimento rpg a turni ed una storia apparentemente macabra, proprio del tipo che piacciono a me.

Partiamo proprio da questo, la storia.
In Black Book prenderemo il controllo di Vasilisa, una ragazza russa che ha perso il marito, suicidatosi (e già qui si nota il tono generale, molto allegro e solare); per sua fortuna il nonno Egor è un mago, e proprio Egor passerà i propri poteri alla nipote nella speranza che lei sia in grado di aprire i vari sigilli del "Black Book", un libro che consente di comunicare con i demoni più potenti dell'inferno e che si dice sia in grado di fare qualsiasi cosa, anche riportare in vita le persone morte.  

Da questa premessa il gioco potrebbe sembrare un dark/fantasy, e così è, ma
le storie raccontate durante i nostri viaggi nell'est europa non sono altro che miti e leggende della tradizione slava; ogni demone, ogni superstizione, ogni maledizione e magia di cui sentirete parlare nel gioco è stata fino ad un certo punto considerata vera nell'europa dell'est.
Ed è proprio questo l'aspetto più interessante della storia e  non tanto ciò che succede direttamente a Vasilisia e soci, vi assicuro che la maggior parte di questi miti sono veramente interessanti ma, soprattutto, molto macabri; non c'è un singolo demone che, nel momento in cui gli girerete le spalle, non cercherà di prendersi la vostra anima in un modo o nell'altro e questo quando il demone è gentile. 

Per farvi un esempio: ogni abitazione ha un Banya che sono praticamente saune personali in cui al tempo ci si lavava, si lavavano i panni, si copulava, si partoriva e molto altro. In questi Banya però, se gli atti commessi erano troppo impuri, poteva comparire un Bannik, un demone che nel momento della concezione scambiava il bambino con un pezzo di legno e scuoiava vivi i due genitori, ecco, questo è solo UN esempio.
Fortunatamente non ci sono solo racconti macabri, ci sono anche momenti leggeri e nonostante si abbia continuamente a che fare con demoni, molti di questi riescono ad essere quasi amichevoli.


Forse uno dei problemi più grandi di questi racconti è che vengono utilizzati spesso termini slavi invece delle traduzioni in lingua corrente, capisco che ciò sia stato fatto per far immergere di più il giocatore nel mondo di gioco ma il dover tenere a mente decine di parole particolari alla lunga diventa un po' pesante.

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Il gioco è difficile da categorizzare, perchè è un insieme di diversi generi già di per sè difficili da descrivere, si passa dal gdr puro ad un misto di combattimento a turni/gioco di carte, investigativo, point and click, c'è anche un minigioco di carte che ricorda una briscola slava... tutto ciò però è rappresentato in modo estremamente semplice, la grafica ricorda un punta e clicca vecchissimo, i personaggi durante il gameplay non hanno feature facciali se non per naso, bocca ed occhi, le interazioni si svolgono sempre tramite disegni e testo doppiato sia in un inglese (un po' approssimato) che in russo (chiaramente più fluido), i combattimenti sono a turni e gli effetti e le animazioni degli attacchi sono molto stilizzati... eppure questo stile grafico gli dona un carattere tutto suo, sarà un po' il tono generale, sarà un po' la storia ma piano piano ci si abitua ed, anzi, si inizia ad apprezzare questo stile artistico molto semplice.

Per quanto non sia facile inserirlo in un genere preciso si può dire che Black Book si svolge in 3 sezioni specifiche: "l'esplorazione", il combattimento ed i dialoghi.
La prima l'ho messa fra virgolette perchè, come per il resto del gioco,
l'esplorazione è molto semplice; inizierete una missione nella vostra casa, ogni giorno arriverà gente che vi darà obiettivi principali e secondari e per affrontarli dovrete semplicemente aprire la mappa di gioco e cliccare sui diversi puntini che vi faranno affrontare diversi eventi ed avanzare nella missione. Questi eventi però sono la parte più interessante perchè vi pongono in situazioni che potrete decidere di affrontare in modo diverso, combattendo, giocando a carte, parlando... la scelta il più delle volte spetterà a voi.

La stessa cosa vale anche per i dialoghi, mentre parlerete con i vari personaggi incontrati durante le esplorazioni e segmenti di storytelling potrete compiere diverse scelte che potrebbero cambiare alcuni elementi ed epiloghi di certe interazioni.


 

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Il combattimento ricorda quello di Slay the Spire, un gioco a turni in cui voi dovrete scegliere tot carte che contengono attacchi, buffs e malus da lanciare contro il nemico, finito il vostro turno sarà il nemico che dovrà fare la stessa cosa e così via finchè uno o l'altro non avranno i proprio hp ridotti a 0.
Fin dall'inizio il gioco non vi regalerà niente, i combattimenti con i nemici "normali" riescono ad essere impegnativi ed un errore può costarvi caro, per non parlare dei boss che sono una vera sfida che vi chiederà di adattare il vostro mazzo alla situazione.


Man mano che andrete avanti nella storia infatti sbloccherete uno alla volta i sigilli del Black Book e sarete in grado di personalizzare sempre più il vostro mazzo di magie, o zagovors, in modo da cambiare completamente il vostro approccio al combattimento e rispondere alle nuove abilità dei vostri nemici. Ho però l'impressione che ci sia una "build" in particolare un po' troppo forte rispetto alle altre, sono certo che se mai giocherete a Black Book presto scoprirete qual è.

Durante il playthrough incapperete anche in questi "Battle Puzzles" che sono semplicemente combattimenti in cui avrete tot turni ed una quantità/selezione di zagovors limitata per battere i vostri avversari, dei veri e propri puzzle in cui dovrete spremere le meningi per poterli completare.

 

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Altro punto forte del gioco è la musica e l'atmosfera da essa creata, le tracce composte da Mikhail Shvachko si adattano perfettamente al tono lugubre del gioco e creano questa sensazione di isolamento e disperazione esistenziale che solo le canzoni slave riescono a donare.

Non è facile consigliare Black Book, è un gioco molto particolare destinato ad un pubblico ristretto, la quantità di conversazioni può rendere il gioco un po' prolisso a volte, la grafica è estremamente semplice, al punto da farmi storcere il naso inizialmente, però il modo in cui sono raccontati i vari miti slavi può catturare l'attenzione e l'interesse di chiunque se gli viene data una possibilità, la storia ed i personaggi sono particolari e l'atmosfera è stupenda. 


 

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