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Sekiro: Shadows die twice

"Yuka Kitamura - Gentle Blade"

"dalla colonna sonora"

EDIT: oggi ho finito anche il gioco nel modo "giusto" combattento con il vero boss finale... la difficoltà con l'ultimo boss aumenta parecchio, ma è ancora questione di riconoscere pattern ed avere buone reazioni, quindi riconfermo tutto ciò che ho detto in questa recensione ed aggiungo un: complimenti From Software, avrai i miei soldi anche per il prossimo gioco che svilupperai.

Secondo me Sekiro sarebbe dovuto uscire con la possibilità di scegliere la difficoltà, sono 2 mesi che tento di giocarci ma sono ancora bloccato all'intro! ... ... STO SCHERZANDO NON ANDATEVENE!
Tanti (troppi) "recensori ufficiali" hanno definito Sekiro come troppo difficile e dopo tutto è uno dei punti su cui la From Software ha voluto puntare per far parlare di questo gioco, una difficoltà anche superiore ai vari Dark Souls.
è così? Questo vg è troppo difficile?


Sekiro è un gioco sicuramente impegnativo, ma dietro una difficoltà apparente (visto che il più delle volte bisogna solo usare cervello ed avere buone reazioni) c'è un universo giapponese medievale stupendo, in cui re si facevano guerra giornalmente e soldati e mercenari davano la vita per proteggerli.
 

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In questo universo voi interpreterete il ruolo di un mercenario senza nome, chiamato Lupo dal proprio padre adottivo e dai propri padroni.
Il gioco inizierà nella maniera tipica dei Dark Souls: vi troverete all'interno di un "pozzo", incarcerati da coloro che hanno assaltato il castello del vostro re; visto che non siete riusciti a proteggere il vostro padrone non opponete resistenza nè tentate la fuga, ormai la vostra vita non ha più senso... finchè dal nulla giungerà una fanciulla che vi sveglierà dal vostro sonno e farà cadere una lettere all'interno della vostra prigione.
Dopo questa scena il gioco vi getterà in una zona tutorial in cui vi verranno spiegate le basi del gioco ed in cui Lupo tornerà in contatto con il principe deposto (nonchè suo padrone).
Senza entrare troppo nei dettagli, finita questa zona introduttiva verrete attaccati dal comandante degli Ashina (il gruppo che controlla la zona) ed il principe verrà rapito, voi invece vi sveglierete in un tempio al fianco di un artigiano e da qui inzierà il gioco vero e proprio.


La storia è molto simile a quella di un Dark Souls, nel senso che ha l'importanza che volete darle, se osservate attentamente il mondo, trovando diversi segreti, ascoltando tutte le conversazioni (anche quelle fra npc) e state attenti ad ogni particolare delle zone che visiterete probabilmente riuscirete a trovare una storia coesa ed interessante ( vaatividya la spiega perfettamente in uno dei suoi video), io ho giocato Sekiro senza prestare particolarmente attenzione alla storia (infatti verso la fine ho scelto l'opzione "errata" e mi sono beccato l'ending "peggiore", perdendomi parte delle ambientazioni e dei nemici a fine-gioco) e nonostante questo i momenti più importanti (soprattutto verso il finale) sono riusciti a colpirmi.
Per qualche motivo Sekiro riesce a raccontare la propria storia anche senza dire una sola parola, magari non tutto avrà una risoluzione (anche perchè il tono generale del mondo di Sekiro è abbastanza "triste e senza speranza") e le "missioni secondarie" non sono poche, ma ogni scenario riesce a "raccontare" se stesso ed ogni npc riesce ad avere un ruolo nel gioco anche solo esistendo ed è per questo che sono riuscito ad apprezzare quei momenti di storytelling, perchè quelli della From Software, in collaborazione con Miyazaki, sono riusciti a farmi sentire parte del mondo da loro creato.
 

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Ora parliamo di ciò che differenzia Sekiro da Dark Souls: tutto!
Prima dell'uscita Sekiro era stato hyppato da molti giocatori di DS perchè pensavano sarebbe stato una specie di spin off giapponese del gioco sopra citato, invece le uniche cose che ha conservato dai giochi precedenti sono la storia e (apparentemente) l'engine.

Infatti
graficamente questo gioco non fa niente di incredibile, eppure lo stile del gioco funziona veramente bene con lo stile grafico e, nonostante l'engine (ripeto, apparentemente) un po' datato le ambientazioni sono veramente piene di dettagli ed i panorami sono stupendi. Nonostante non ci siano tanti biomi quanto in un Dark Souls, e per quanto il gioco tenti per la maggior parte del tempo di mantenere uno stile "realistico" passerete da una foresta ad un castello giapponese in scala 1/1, da una zona paludosa velenosa ad un villaggio di zombie/maledetti, da un villaggio di monaci ad una specie di cimitero/purgatorio pieno di spiriti... insomma, la varietà non manca certamente.


Anche perchè c'è una differenza fondamentale dai vari DS, in Sekiro avrete la possibilità di spostarvi sia in acqua (grazie ad un'abilità sbloccabile in una delle zone avanzate del gioco) che "in aria" visto che, grazie ad un uncino all'interno della vostra protesi, potrete aggrapparvi a punti più alti presenti sulla mappa, aggiungendo una certa verticalità che è sempre mancata all'esplorazione delle stupende mappe create dalla From Software.

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Il gameplay, per quanto abbia un fondamento di Dark Souls, è completamente diverso dai giochi precedentemente creati dalla From Software. Invece di avere una barra della stamina con cui gestire i tempi di attacco/difesa e da utilizzare per correre/rotolare, qui avrete una barra della postura con cui gestire la difesa vostra e dei vostri nemici. 
Se in Dark Souls si passava la maggior parte del tempo a rotolare o a tenere premuto il pulsante per bloccare durante i combattimenti, in Sekiro la meccanica difensiva più importante è il tasto di parata con la spada, tasto che, se tenuto premuto mentre i nemici vi attaccano, riempie la vostra barra della postura (una volta riempita completamente verrete stunnati per qualche secondo). Considerando che i nemici, anche quelli normali, possono uccidervi con un paio di colpi però conviene utilizzare il tasto di parata nel momento esatto in cui i nemici stanno per connettere l'attacco, in questo modo la vostra barra della postura si riempirà di meno ed inoltre farete riempire la barra dei nemici molto velocemente, utilizzando i loro attacchi per danneggiarli. 
Chiaramente potrete anche uccidere i nemici togliendogli tutti gli hp, ma vi assicuro che ci vorrà moooolto di più rispetto ad ottimizzare l'utilizzo di attacco/difesa per riempire la loro barra della postura.

Spiegato da me
questo sistema può sembrare noioso e lento, in realtà è molto più fluido e veloce rispetto al tipico combattimento di DS e di molti altri giochi d'azione all'arma bianca, anche perchè più andrete avanti nel gioco e più abilità difensive/offensive sbloccherete.

Il combattimento riesce anche ad essere abbastanza "tattico" grazie al vostro strumento secondario, una protesi al posto del vostro braccio sinistro che potrà essere modificata con vari attrezzi che potranno essere utilizzati per sfruttare i punti deboli dei vari boss del gioco.

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Tutte queste meccaniche danno il meglio di sè proprio nei combattimenti contro i boss.
Ora, come già detto precedentemente, ho finito il gioco con il finale "corto" evitando così di esplorare alcune zone conclusive di combattimenti finali, però nel mio playthrough ho trovato solo un boss veramente (ma VERAMENTE) ostico, tutti gli altri sono stati non-proprio-facili. Praticamente ogni boss (e mini-boss) ha un proprio set di mosse e debolezze da conoscere, difficilmente li ucciderete al primo tentativo, ma quando riuscirete a sconfiggerli sarà una vera soddisfazione, ogni boss è un po' come un puzzle da decifrare, una volta che avrete capito il da farsi non vi resterà che utilizzare le vostre abilità e nuove conoscenze acquisite per portare a casa la vittoria.

Visivamente i boss sono un piacere per gli occhi, anche a livello di animazioni, quando incontrerete un primate troppo cresciuto vi assicuro che rimarrete incantati dai suoi movimenti (in entrambe le sue forme) ed anche gli altri boss non hanno niente da invidiargli.

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Anche a livello sonoro è stato fatto un lavoro magnifico... ecco, forse una delle cose che Sekiro ha mantenuto dai giochi precedenti è anche la colonna sonora epica ed allo stesso tempo "triste", anche se in questo caso ha chiaramente un "sapore" molto orientaleggiante.
I suoni in generale saranno in grado di mettervi la giusta ansia (soprattutto nelle zone più inquietanti) ed ogni colpo sferrato/parato avrà il giusto peso sonoro.

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Per quanto inizialmente io abbia detto che non è necessariamente un gioco difficile, non posso nemmeno dire che questo sia un gioco per tutti... è un videogame che rispetta i propri giocatori, di conseguenza il giocatore deve rispettare il gioco, pratica e pazienza saranno le vostre armi migliori!
Se cercate una sfida penso sia una delle migliori esperienze single player che ho avuto negli ultimi... 10 anni (?), i finali multipli ed i ng+ gli danno anche un'ottima rigiocabilità (nonostante io abbia ricominciato il gioco anche solo per tornare ad utilizzare l'ottimo sistema di combattimento di questo gioco) 

Avevo comprato questo vg aspettandomi un altro Dark Souls, e penso che buona parte di coloro che hanno fatto questo acquisto l'abbiano fatto con le mie stesse aspettative, ed invece ci troviamo qui un ottimo gioco, molto diverso nel gameplay ma simile nel tono generale. 

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"Sekiro è un po' la conferma che la From Software è in grado di osare mantenendo una qualità che tante case di sviluppo odierne non possono neanche sognarsi."

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